Descrizione
«Nella luce impareggiabile di luoghi come questo, ritrovo il mito assoluto dell’antica grecia, quel senso di struggente malinconia che mi afferra quando guardo il mare dalle coste a picco, gli uccelli pelagici che si avventurano in eterno volo dove l’uomo non può; dove l’orizzonte si confonde inesorabilmente con il cielo. laggiù qualcosa sembra apparire e dare ragione al nostro esistere, lo stesso punto incerto e misterioso dove ogni nostra certezza non ha più alcun sostegno né corso». un viaggio tra le isole greche in cui si intrecciano incontri e sapori, letteratura e storia, tragedia e mito. e mentre il meltemi fa tintinnare nella notte greca una collana di conchiglie, paolo ganz fissa il pensiero con l’inchiostro nei suoi taccuini che profumano di carta e di sale. dall’italiana rodi, alla veneziana creta – passando per la megisti di mediterraneo – fino a corfù, ritenuta dagli studiosi dell’odissea la terra dei feaci, la sua rotta solitaria si dipana tra una continua profonda riflessione e la sorpresa di scoprire che il baricentro d’europa si trova molto più a sud di quanto abbiamo sempre pensato. |
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